Crostoli, galani, cenci, bugie... Tanti nomi diversi, ma alla fine sempre ad una cosa si pensa, ovvero alle chiacchiere, dolci tipici del periodo di Carnevale.
Di origini romane, sembra, questi dolci appartengono a molte regioni d'Italia, nelle quali si differenziano denominazioni e anche ingredienti.
Qui dalle mie parti, di solito, si fanno con 30 gr di burro, 500 gr circa di farina, 3 uova, 80 gr di zucchero e sale. Gli ingredienti vanno impastati, con l'accortezza di non usare tutta la farina, ma di tenerne un po' da parte in modo da ottenere un impasto abbastanza morbido per facilitare la tiratura di una sfoglia abbastanza sottile. Con la rotellina scanellata si ritagliano dei rombi, che vanno fritti in olio caldo, fatti scolare su carta assorbente e spolverati con dello zucchero a velo.
Si può omettere il burro e ciò significa ottenere dei crostoli piatti, senza rigonfiamenti (come nella foto, insomma).
A casa mia c'era l'abitudine, invece, di fare l'impasto senza burro, dividerlo in due parti in modo da stendere due sfoglie separatamente, spalmare su una delle due sfoglie del burro fuso, coprirla con l'altra e proseguire la tiratura. Il risultato sono dei crostoli "bombati", del tutto l'opposto a quelli della foto che, ovviamente, non sono stati fatti così! :)